Come fare il saggio breve: tutti i passaggi da seguire
In questa guida ti spieghiamo come fare il saggio breve, uno delle richieste più frequenti da parte degli insegnanti per testare l’opinione degli studenti. Questa esercitazione serve a sviluppare la capacità di esprimere la propria posizione su un determinato tema, lasciando spazio allo spirito critico e all’analisi personale. Vediamo quali passaggi seguire per portare a termine questo compito al meglio.
Cos’è il saggio breve
Chi ha fatto la maturità se lo ricorda bene. Poi lo si dimentica, chissà perché. Noi siamo convinti che sia una tipologia di testo molto utile per argomentare concetti e teorie e sarebbe opportuno che tutti gli studenti di qualsiasi facoltà non perdano dimestichezza con questo genere di scrittura.
È uno dei compiti assegnati con maggior frequenza dai professori del liceo, nonché una delle più importanti prove per il superamento della maturità. La fatidica prima prova che toglie il sonno a molti studenti è costituita proprio dal saggio breve. La traccia può essere di tipo:
- Letteraria
- Storica
- Artistica
- Politica
A seconda del tema da trattare le modalità di esposizione possono cambiare.
Qualsiasi sia la finalità resta fondamentale avere una buona preparazione di partenza, sia a livello di tematiche trattate sia a livello di redazione e stesura. Nei prossimi paragrafi ti illustreremo quali passaggi seguire per scrivere al meglio seguendo la traccia.
Prepararsi ad argomentare
La traccia è il punto di partenza, che ti indica quale direzione seguire e quali sono gli argomenti intorno ai quali verterà il tuo scritto. È molto importante leggerla più volte con attenzione. Per la prima prova scegli la tipologia in cui ti senti più preparato e della disciplina in cui hai i voti migliori.
Insieme alla consegna ti verrà dato del materiale al quale potrai attingere per sviluppare il testo.
All’interno puoi trovare:
- Articoli di giornale
- Tabelle e grafici
- Fotografie
- Parti di testi di riferimento
Non saranno sufficienti le fonti del dossier, dovrai anche metterci del tuo. Nei mesi precedenti la prova cerca di guardare i notiziari e documentari, di tenerti informato sull’attualità e sulle questioni politiche nazionali e internazionali. Oltre ad arrivare con più preparazione all’esame avrai fatto qualcosa di utile per te stesso.
Le fonti che troverai nel dossier non devono essere necessariamente citate tutte. Può esserci un articolo della costituzione italiana con commento, una tabella sulla povertà nel sud del Mondo e molto altro. Serviti di questo materiale anche per abbozzare una prima mappa concettuale. Evidenzia, sottolinea e prendi appunti.
Scegli lo stile di scrittura giusto
Non serve essere giornalisti di vecchia data per scrivere un buon saggio breve. Attenersi alla consegna e cercare di essere chiari ed esaustivi è l’intento migliore con cui approcciarsi a questo compito. Tieni sempre presente quali saranno i lettori. Il registro dev’essere formale, ma senza la pesantezza di termini desueti, inoltre si sconsiglia la prima persona. È vero che si tratta di un argomentazione personale ma le formule più impersonali danno maggiore autorevolezza al testo.
Anche se tu non sei un vero e proprio esperto in materia sei chiamato in causa per dire la tua. Fallo con la sicurezza di chi conosce l’argomento trattato e senza divagare troppo in opinioni strettamente individuali, piuttosto fai citazioni e riferimenti a opere e professionisti o studiosi del settore di cui stai parlando, anche ad eventuale sitografia di riferimento.
Ti consigliamo di non perderti troppo in riflessioni che esulano dalla consegna anche perché hai un limite di colonne da rispettare. Quattro o cinque colonne di foglio protocollo sono sufficienti per esporre la tua tesi.
Una schema per il saggio breve
Il nucleo del tuo discorso sta tutti lì, nel titolo. Per prima cosa cerchia o evidenzia le parole chiave. A questo punto puoi iniziare a mettere in relazione il materiale del dossier con le tue conoscenze acquisite con l’esperienza personale.
All’interno del testo dovranno rientrare le fonti che hai analizzato, ma anche il tuo pensiero, entrambi legati dal filo conduttore di un ragionamento che deve procedere per:
- Tesi
- Antitesi
- Sintesi
Questo è l’ordine in cui si devono succedere le varie posizioni. Ovviamente la tesi deve scaturire dalla tua opinione. Nella scaletta ipotetica segna quali documenti tra quelli messi a disposizione avvalorano il tuo pensiero e quali no. Per elaborare in modo fluido dovrai:
- Illustrare la tua posizione
- Presentare eventuali confutazioni o idee contrapposte
- Confermare ulteriormente la tua tesi
È il classico schema di scrittura: tesi, antitesi e sintesi. Una volta che lo avrai fatto tuo e padroneggiato potrai scrivere di qualsiasi argomento in maniera concisa e convincente.
Nei prossimi paragrafi ti aiutiamo a sviluppare l’idea nel dettaglio, concentrandoci su come scrivere un’introduzione alla tesi che sia accattivante e su come svolgere il tema al meglio.
Introduzione e svolgimento dell’argomento
La prima impressione è quella che vale, si suol dire. Questa affermazione è altrettanto vera anche per gli elaborati scritti. Nelle prime righe o incipit si gioca l’attenzione del lettore.
Presenta il tuo argomento con poche e semplici frasi che circoscrivano direttamente l’argomento. Qui dichiari qual è l’obiettivo di fondo, la tua tesi. Avrai anche modo di introdurre al tipo di componimento. Ti indichiamo i tre principali:
- Argomentativo
- Critico
- Esplicativo
Nel primo saggio breve ad esempio viene sostenuta una tesi, che trova conferma grazie ai documenti citati e il materiale a disposizione. Il secondo, di tipo critico, prevede che la persona che scrive sia in grado di confutare alcune teorie. Le ragioni del dissenso e della critica vanno motivate con precisi rimandi ad autori, esperti ed eventuali fonti.
Il terzo tipo, il saggio esplicativo, mira a voler spiegare e illustrare dettagliatamente un argomento. Non è necessario possedere un’opinione riguardo al tema, ma è importante che venga esposto con dovizia di dettagli, sfruttando le informazioni di cui si dispone.
Tutte queste tipologie possono essere utilizzate indistintamente per qualsiasi materia, dalla psicologia alla filosofia. Spetta a te decidere come parlare di questi argomenti.
L’importanza della tesi e la conclusione del saggio
Abbiamo visto come la struttura di questa tua dissertazione si basi sullo schema di tesi e antitesi, da cui si giunge a una sintesi. Ma non utilizzare questo schema come una gabbia. Sono solo delle indicazioni che ti possono guidare nella scrittura, cerca di esporre con il massimo della fluidità.
Anche se si tratta di un elaborato scritto ricorda che stai tracciando le basi per un discorso intorno ad un argomento, cerca di presentare l’argomento con tono discorsivo.
Ti stai avviando verso la conclusione, scrivi una frase finale che sappia condensare il senso più profondo di quanto scritto finora. Dopo la tesi e l’antitesi viene la sintesi, come abbiamo già detto, dunque sta nell’ultima manciata di frasi il messaggio più importante. Definisci fin da subito quale potrebbe essere una chiusura ad effetto. Se non ti viene in mente non ti preoccupare, è importante soltanto che in ultima battuta emerga sinteticamente il messaggio di fondo.
Dopo la conclusione sarà più semplice trovare un titolo a quanto hai scritto. Sii incisivo, qui la sintesi è ancora più stringente. Scegli a cosa dare risalto:
- Argomento
- Conclusioni
- Citazioni
- Tesi /contro-tesi
Poche parole ma efficaci. Se vuoi puoi anche aggiungere un sottotitolo, ma non lo si vede spesso. Fallo solo se sei convinto della sua utilità.
La revisione
Alt! Fermo un attimo! Non abbiamo finito. Sì, hai già scritto tantissimo, pensi che sia perfetto, ma sei proprio sicuro? Prenditi un attimo di tranquillità, vai a fare una passeggiata e rilassati. Per un attimo distaccati da quanto hai fatto finora. A mente sgombra ritorna sul saggio breve e rileggilo, anche due volte se necessario. La doppia lettura è molto utile perché:
- La prima ti consente di verificare l’esposizione
- La seconda serve a correggere grammatica e ortografia
Non è mai troppa la prudenza, soprattutto quando si tratta della prima prova dell’esame di maturità. Controlla bene se hai seguito i nostri suggerimenti. Tono troppo informale? Parole difficili o addirittura scritte in maniera scorretta? Dai, l’ultimo sforzo, ci siamo quasi.
A correzione ultimata puoi tirare un bel sospiro di sollievo, ce l’hai fatta!
Con i nostri consigli su come scrivere e argomentare le tue tesi nella formula di saggio speriamo di aver acceso una lampadina, che possa illuminare le tue argomentazioni e renderle brillanti sulla carta.