Costituzione repubblica italiana: cos’è e come studiarla

Conoscere la costituzione italiana è allo stesso tempo un diritto e un dovere di ogni cittadino. In questo articolo forniamo le informazioni più importanti su questo testo fondante della Repubblica italiana, ti aiutiamo ad entrare in confidenza con la sua struttura e il contenuto. Per gli studenti di Giurisprudenza la costituzione rappresenta una parte importante della formazione, quella del diritto costituzionale. Per parlare approfonditamente della costituzione dobbiamo partire dalla sua storia.

La struttura della Costituzione Italiana

L’approvazione della Costituzione risale all’anno 1947, ma l’entrata in vigore effettiva avvenne un anno dopo, nel 1948. La prima versione ufficiale era costituita da 139 articoli, che sono stati la base per una serie di revisioni e aggiornamenti, ultima delle quali è stata integrata nel 2001 e ha previsto l’abrogazione di cinque articoli.

La costituzione italiana può essere suddivisa in diverse parti ognuna delle quali dedicata ad una questione precisa:

  • 1-12: principi generali
  • 13-28: rapporti civili e libertà
  • 29-34: diritti e doveri di natura etico-sociale
  • 35-47: rapporti economici
  • 48-54: rapporti politici
  • 55-96: funzionamento della democrazia
  • 97-113: giustizia e pubblica amministrazione
  • 114-133: autonomie locali
  • Ultimi articoli: garanzie costituzionali

La costituzione ha plasmato la forma stessa del nostro profilo istituzionale, promuovendo la nascita di alcuni organi, ad esempio:

  • La corte costituzionale
  • Il consiglio superiore della magistratura
  • Il referendum abrogativo
  • Le regioni a statuto speciale

La costituzione regola e sancisce molte norme, anche quelle riguardanti i sindacati e i partiti politici, assumendo un ruolo di garante dell’ordine e di fonte ispiratrice della legislazione del paese. L’obiettivo che ha portato alla nascita è stato proprio quello di creare un tessuto di regole e principi fondamentali al di sopra delle leggi, per guidare l’operato dello Stato. È la Corte Costituzionale ad intervenire per controllare le leggi promosse, che può dichiarare incostituzionali.

I principi fondamentali

primi dodici articoli della costituzione italianaI primi 12 articoli meritano maggiore attenzione. Non sono semplici articoli, ma veri e propri principi che incarnano lo spirito stesso della Costituzione e ne delineano gli obiettivi profondi. Gli studiosi di giurisprudenza sottolinea come tutto il testo sia permeato dalla presenza di principi supremi. Questi non prevedono la possibilità di modifica, anche perché sono coincidenti con assunti morali che vanno oltre il semplice interesse nazionale ma abbracciano i diritti naturali e universali dell’uomo. Non è lo stato ha crearli o riconoscerli, ma sono diritti inviolabili riconosciuti a priori.

Un altro principio di grande importanza è quello che esprime e sottolinea la laicità dello stato. In pratica lo stato non può professare una fede di preferenza, né riconoscere un valore maggiore a persone appartenenti a specifiche religioni, per non ledere un altro principio, quello di uguaglianza.

Di conseguenza tutti i cittadini godono della libertà religiosa, come dichiarato anche nell’art.19.

Questa libertà, come le altre espressa dalla Costituzione della Repubblica Italiana, confermano e garantiscono il pluralismo, tratto distintivo degli stati democratici. Tali diritti non sono esclusivo appannaggio dell’individuo ma anche delle formazioni sociali, come garanzia della tutela dei gruppi. In caso di questioni di divergenza tra singoli e gruppi lo Stato non ha né il diritto né il dovere di intervenire, ma alla persona è assicurato il diritto di poter abbandonare il gruppo con il quale è entrato in contrasto.

Da quanto detto finora si evince che un altro principio fondamentale è quello democratico. La riflessione su questo principio sconfina nel campo della giurisprudenza e della filosofia politica e coinvolge altri principi che sono alla base del testo costituzionale.

I principi fondamentali della costituzione italiana dodici, che corrispondono ai dodici articoli iniziali ma sono presenti in modo intrinseco in tutto il testo.

  1. Principio democratico
  2. Sovranità del popolo
  3. Inviolabilità dei diritti
  4. Principio di uguaglianza
  5. Diritto al lavoro
  6. Autonomia locale
  7. Tutela minoranze linguistiche
  8. Libertà religiosa
  9. Sviluppo e accesso alla cultura, tutela ambientale e del patrimonio dell’arte e della storia
  10. Rifiuto della guerra
  11. Rapporti internazionali
  12. Composizione della bandiera nazionale

Come studare diritto costituzionale

Se hai la fortuna di essere uno studente di giurisprudenza imparerai molto bene tutto quello che c’è da sapere sulla costituzione. L’esame di diritto costituzionale è uno di quelli più apprezzati dagli studenti. Ma come per ogni esame bisogna trovare la giusta organizzazione per affrontare molto materiale e un tema tanto delicato.

L’esame di diritto costituzionale ti permette di addentrarti nelle modalità di ordinamento dello Stato, partendo proprio dall’origine di questa istituzione, dalla definizione e dall’evoluzione nel corso del tempo. L’esame verte innanzitutto sull’approfondimento dei tre poteri dello stato:

  • Legislativo
  • Esecutivo
  • Giudiziario

Proprio per la natura giuridica della materia una buona parte del materiale di studio si concentra sull’analisi dell’operato della Corte Costituzionale, organo che dirime le questioni di validità o meno dell’emissione delle leggi sulla base delle norme costituzionali.

Le nozioni affrontate indagano le libertà fondamentali, le autonomie e tutti i temi che attraversano il testo. In sede di esame probabilmente ti verrà richiesto di analizzare criticamente uno dei primi 54 articoli, che sono quelli più generali e rilevanti.

Per una buona conoscenza del tema non è sufficiente una conoscenza superficiale, ma una corposa cultura generale. Oltre alla lettura e allo studio dei manuali richiesti nel programma d’esame di diritto costituzionale è doveroso tenersi informati sulle vicende politiche contemporanee e passate, che in quale modo si sono intrecciate a questioni costituzionali.

Inutile dire che lo studio “a memoria” è assolutamente sconsigliato. Un’idea basata su pregiudizi senza fondamento sostiene che lo studio del diritto costituzionale, come di altre materie giuridiche, sia di tipo mnemonico. Sfatiamo questa convinzione. Non esistono regole fisse riguardo come studiare la costituzione, ma sicuramente è necessaria una capacità di ragionamento analitico e critico.

Simulazione di un esame di diritto costituzionale

sede del parlamento italianoSe ti sei iscritto a giurisprudenza hai sicuramente già sufficienti strumenti per comprendere come improntare lo studio. Per definizione il diritto costituzionale è il settore del diritto pubblico che abbraccia le questioni relative ai rapporti tra stato, cittadini e organizzazioni, ma anche le relazioni internazionali, insieme alle leggi o norme che attuano e riguardano la Costituzione.

Anche la disciplina stessa ha una sua storia, in quanto il costituzionalismo nasce ben prima e non solo in ambito italiano, ma è un argomento che attraversa la formazione e l’ordinamento degli stati fin dall’epoca moderna. Pensiamo alla Dichiarazione dei diritti dell’Uomo, che venne redatta nel 1776 in Francia, ma molti altri esempi possono essere fatti.

Per attenerci a quanto richiesto nelle università e nelle facoltà di giurisprudenza italiane, generalmente viene utilizzato il manuale Bin Pitruzzella di Diritto Costituzionale, o altri ufficialmente riconosciuti. Per fornirti spunti utili su come studiare la costituzione ecco una serie di domande che posso entrare a far parte del programma d’esame di diritto costituzionale:

  • Quali elementi costituiscono lo Stato?
  • Quali possono essere le forme di uno Stato e come si definiscono?
  • Analisi del termine cittadinanza
  • Differenze e analisi tra costituzione rigida e flessibile
  • Analisi dei sistemi elettorali
  • Definizione e procedura attuativa di un decreto legge
  • Analisi e definizione della struttura del Parlamento
  • Come si formano le leggi ordinarie?
  • Come funzionano le inchieste parlamentari?
  • Differenza tra governo parlamentare e presidenziale

Da queste domande possiamo comprendere la vastità del tema trattato e la necessità di una conoscenza solida a riguardo. Ma allo stesso tempo puoi renderti conto di quanto sia interessante lo studio di una disciplina che ti permetterà di poter interpretare gli eventi politici e storici contemporanei alla luce di quanto avvenuto prima e delle modalità con cui è strutturata la vita istituzionale in tutte le sue emanazioni.

Iscriverti ad un corso di Laurea in Giurisprudenza è una scelta importante per la tua futura carriera professionale, ma anche per il tuo ruolo di cittadino consapevole e attivo. Anche chi ha scelto di laurearsi in scienze politiche dovrà affrontare questi temi. Lo studio della costituzione italiana è un’occasione di formazione troverai molti argomenti di interesse generale, che ti appassioneranno e diventeranno il terreno per una riflessione partecipata sullo Stato e la sua evoluzione, una grande opportunità di crescita come individuo parte di un progetto più ampio.


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