Come si scrive una sitografia: regole d’oro e consigli

Grazie al web possiamo scoprire come si scrive una sitografia. Questo mezzo ha risposte proprio su tutto, per questo è parte integrante delle ricerche che ogni giorno vengono effettuate dagli studenti. Fino a qualche decennio fa nessuno avrebbe mai immaginato con quanta facilità si sarebbero aperte le porte del sapere. Ma per rendere merito del contributo sostanzioso che la rete ci consente ogni giorno è importante citare le fonti in tutte le nostre ricerche e tesi. Soprattutto se stai per redigere la tua tesi dovrai sicuramente dedicare una parte ai siti da cui hai attinto del materiale per la stesura. Ecco qualche suggerimento utile e preciso per una sitografia corretta.

Scrivere la tesi di laurea: le fonti nell’era del digitale

La fase di scrittura va di pari passo con lo studio dei testi e dei manuali, con la consultazione delle ricerche che permettono di approfondire l’argomento trattato. Se tradizionalmente tutti i materiali di studio erano costituiti da libri o da documenti cartacei adesso vengono integrati molto spesso con le fonti di studio on line. La consultazione di siti internet è molto importante anche per la verifica dell’autorevolezza dei testi, grazie alla possibilità di individuare inesattezze o incongruenze che inficerebbero con la qualità del lavoro. Dunque la ricerca sui siti ha due funzioni:

  • Individuare materiale di studio
  • Analizzare l’autenticità e la veridicità delle fonti cartacee

Un bel vantaggio se si pensa che tutto questo in passato occupava molto più del doppio del tempo.

In principio era il libro: la bibliografia della tesi

siti consultati per la tesiIn ogni caso possiamo affermare con certezza che una tesi scritta solo ed esclusivamente su internet non risulterebbe molto affidabile. I libri sono da sempre considerati gli scrigni della conoscenza e di fatto contengono molto di quello che attualmente viene traslocato sulle pagine di un sito web.

Al liceo, poco prima della maturità ti sei chiesto come iniziare la tesina, non avevi la benché minima idea di come procedere, ma passando da un libro all’altro hai trovato i collegamenti che ti hanno condotto a sviluppare l’argomento. Hai tenuto nota di quei libri, per scrivere la bibliografia. Ti sei documentato, magari hai letto il libro di Umberto Eco su come fare la tesi. Hai scoperto che anche la bibliografia ha una certa importanza, che dev’essere sempre presente e soprattutto che esistono delle regole per riportare correttamente il materiale usato. Dunque, hai iniziato a trovare un metodo, una tabella di marcia, da applicare a questa fase.

Le regole base per scrivere una buona bibliografia sono:

  • deve trovarsi alla fine
  • dev’essere in ordine alfabetico in base al cognome dell’autore
  • per libri dello stesso autore bisogna seguire un ordine cronologico

Per esporre al meglio quali sono le modalità di inserimento dei testi nella bibliografia ti segnaliamo che le informazioni più importanti sono:

  • cognome e nome puntato
  • titolo e sottotitolo
  • luogo di pubblicazione
  • casa editrice
  • data

Un esempio può aiutarti a comprendere meglio:

Brunelli S., Le abitudini di vita, Udine, Podresca Edizioni, 2012

Non è complicato, bisogna sono ripetere l’operazione qualche volta e poi verrà automatico. Queste sono indicazioni in linea di massima, ma è ancora necessario fare qualche puntualizzazione. In caso di diversi autori si citano come illustrato, ma in ordine alfabetico. Gli articoli hanno un trattamento leggermente diverso, ovviamente il nome e il cognome si segnalano come i libri, successivamente il titolo dell’articolo, il titolo della rivista successivo a “in”, l’anno (di fondamentale importanza), il numero (da scrivere in numeri romani) e la data precisa.

Questi passaggi sono fondamentali per individuare facilmente quali fonti hanno fatto da base alla tua ricerca, verrà studiata attentamente dalla commissione e dai professori che ti esamineranno. Non farti prendere dal panico, andrà tutto bene se seguirai le indicazioni precise su come scrivere una bibliografia.

Le pagine dei siti internet: il web è un libro

Siamo qui per aiutarti a capire come scrivere una sitografia rispettando le regole e la prassi. Nell’era 3.0 non sei né il primo nell’ultimo, anche se ti sembra un’impresa lunga e difficile non lo è. La sitografia viene sempre più apprezzata, soprattutto nei contesti in cui si studiano materie molto vicine al web e alle sue dinamiche, come scienze della comunicazione, informatica e telecomunicazioni. Esistono diverse fonti reperibili nella rete, ma quelle principali sono sostanzialmente due, eccole:

  • Sito web in generale
  • Articolo specifico sul sito

Di base va sempre segnalato l’URL, ossia l’indirizzo preciso, senza altri particolari accorgimenti. Il discorso cambia per la citazione di articoli che si estrapolano dalle pagine di un sito. In questo caso i punti da citare vanno riportati seguendo quest’ordine:

  • Nome e cognome dell’autore o autore generico (es. Accademia della crusca)
  • Nome articolo
  • url dell’articolo
  • data aggiornamento del sito o data ultima consultazione

Sì, abbiamo detto che ormai è consuetudine utilizzare i siti internet per la scrittura di una tesi, ma ancora non esistono delle regole stabilite una volta per tutte, più che altro indicazioni formali che è meglio seguire per attenersi all’uso comune, considerato come corretto.

Se internet è un valido alleato per scovare anche materiale molto approfondito sugli argomenti più disparati è meglio non farsi prendere dall’entusiasmo. Per supportarti in questa impresa delicata e faticosa ti offriamo i nostri migliori consigli:

  • usa solo ciò che realmente ti serve
  • nella bibliografia inserisci sono ciò che hai utilizzato
  • verifica le ripetizioni
  • controlla sempre le fonti

Dunque non si tratta solo di scrittura, ma anche e soprattutto di verifica. Il tuo lavoro si distinguerà per tutto ciò che contiene all’interno: impegno e buona volontà, passione per l’argomento e tante fonti spulciate fino a tarda notte, siti internet navigati fino all’alba. Valorizza tutta la fatica fatta inserendo nella tua bella tesi una corretta sitografia, farai un’ottima figura!


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