Cos’è e a cosa serve il fondo unico giustizia

In questo caso chi ha studiato economia parte un po’ avvantaggiato, quantomeno perché conosce i termini specifici della disciplina. Ma cercheremo di spiegare a tutti, anche a te che guardi questo articolo con le pupille a forma di punto di domanda, in che cosa consiste il fondo unico di giustizia.

Che cos’è il fondo unico di giustizia

L’istituzione del fondo risale al decreto legge 121/08 diventato Legge 133/08 e ha come finalità la ricezione di somme di denaro e altri proventi relativi a titoli a portatore, conti correnti, libretti e crediti sequestrati o confiscati in seguito a procedimenti penali o di misure applicative di prevenzione e sanzioni di natura amministrativa. Inoltre, nel fondo confluiscono anche le somme sequestrate dall’Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza, su:

  • Denaro contante in entrata e in uscita ai confini comunitari
  • Depositi giacenti da cinque anni presso le Poste o banche nell’ambito di processi civili o non reclamati
  • Somme che derivano procedure fallimentare, non essendo state riscosse

Al di fuori del fondo restano altre somme provenienti da attività giudiziaria o repressiva di illeciti, ad esempio:

  • Crediti relativi a spese di giustizia
  • Pene pecuniarie
  • Spese di mantenimento dei detenuti

Ma dove finivano questi soldi prima dell’istituzione del fondo? Giacevano senza utilizzo presso le Poste Italiane e altri istituti di credito e non se ne conosceva la somma precisa. Il fondo risulta intestatario di beni pari a 2,21 miliardi di euro (il dato è relativo al 2010), di questi sono disponibili soltanto 891 milioni. Ciò è dovuto al fatto che dalla somma iniziale vanno sottratte:

  • Le risorse acquisite dallo Stato, ovvero confiscate
  • Le somme dissequestrate che ritornano agli aventi diritto
  • Le risorse non monetarie, in particolare titoli o azioni, che per possedere valore devono passare attraverso il mercato

Un altro appunto importante chiarisce inoltre che soltanto il 25% degli 891 milioni è utilizzabile, il 75% restante rimane custodito nel fondo fino al termine del procedimento, di modo da poter fronteggiare qualsiasi cambiamento dovesse intercorrere nei vari gradi di giudizio.

La giurisprudenza prevede che sia il Presidente del Consiglio tramite un decreto a determinare entro il 30 aprile di ogni anno quale sia la destinazione del Fondo unico giustizia, tra:

  • Minimo un terzo al Ministero dell’Interno, per questioni di sicurezza e soccorso pubblico
  • Minimo un terzo per gli uffici giudiziari e i servizi del Ministero della Giustizia
  • Il resto nell’entrate del bilancio dello Stato

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