Le 4 app che possono incentivare lo smartworking
Una scrivania accanto alla finestra, uno spazio curato e ordinato, app per smartworking come alleate per gestire il lavoro da casa. Sono alcuni degli elementi che contribuiscono a rendere il lavoro da remoto comodo e dalle prestazioni molte volte migliori rispetto a quelle che si riescono ad ottenere in ufficio. Lo smartworking, anche conosciuto come lavoro agile, prevede che il lavoratore possa godere di maggiore flessibilità nella gestione degli incarichi, e dell’opportunità di poterli svolgere da una postazione diversa da quella della sede lavorativa o del canonico ufficio.
App smartworking: perché servono?
L’azienda che consente ai lavoratori di lavorare da remoto fa affidamento sulla tecnologia e mette a disposizione tutti gli strumenti e i dispositivi utili per comunicare, condividere informazioni e svolgere le proprie mansioni in qualsiasi luogo ci si trovi.
Per poter lavorare in modo “mobile” e dinamico si devono possedere accessori tecnologici indispensabili tra cui, manco a dirlo, non può mancare lo smartphone, grazie al quale la comunicazione può viaggiare su canali istantanei e velocissimi. Gli smartphone, ormai da un decennio, non sono più semplici telefoni cellulari, sono vere e proprie postazioni di lavoro.
Il boom del lavoro agile ha moltiplicato ancora di più la centralità del loro ruolo e dell’utilizzo che ne si fa. Cuffie e webcam si aggiungono alle dotazioni, per garantire qualità delle connessioni video e audio durante le lunghe ore di call e riunioni on line che la pandemia ha fatto crescere e che sembrano essere sempre meno inevitabili.
Come dei personal computer portatili i cellulari possono venirci incontro in moltissimi aspetti del lavoro. Per esempio, scaricando app per lo smartworking si può gestire l’orario di lavoro, condividere task e progetti, mantenere i contatti con i clienti. Ma purtroppo lo smartphone è al tempo stesso una trappola, spesso e volentieri ci troviamo ingabbiati nelle sue maglie, con le sue distrazioni lanciate dalle notifiche dei social network e dalle chat di messaggistica istantanea.
Come bilanciare questi due aspetti così importanti dello stesso strumento? Come evitare il sovraffollamento di informazioni, notifiche e distrazioni per lavorare con precisione e buon ritmo direttamente da casa? Tramite le app di smartworking, che servono proprio a questo.
Le app per smart working sono perfette per valorizzare i lati migliori della tecnologia (quelli della gestione, dell’organizzazione, della chiarezza e della rapidità) dimenticando i difetti che la rendono un’arma a doppio taglio e, a volte, una discreta perdita di tempo.
Quali app per lavoro flessibile usare?
La domanda sorge spontanea: a questo punto quali sono le app migliori per smart working? Dipende da quali sono le attività che vuoi automatizzare, snellire, ottimizzare. Gestione del tempo? Relazioni con i clienti? Condivisione di contenuti? Pianificazione di progetti? Ovviamente ne esiste più di una per ognuno di questi aspetti, ma noi in questo articolo te ne proporremo quattro. Quattro app che possono fare la differenza nella vita quotidiana del lavoratore del nuovo millennio.
Trello
Amanti delle bacheche, delle liste, delle to do list, probabilmente siete già avvantaggiati da questa passione, che vi permette di avere strumenti concreti per gestire il lavoro da casa senza disperdervi del tutto. E forse avete già sentito parlare di Trello, una fantastica app per la gestione di progetti, che grazie ad una grafica semplicissima ma efficace permette di realizzare delle bacheche virtuali (anche condivisibili con altri utenti ovviamente) a cui si possono aggiungere schede, materiali aggiuntivi, funzioni di controllo dell’avanzamento lavori, tenendo insieme tutto ciò che è necessario per il lavoro, in un unico luogo, che riduce la possibilità di perdere qualche file importante, qualche scadenza o semplicemente un’incombenza che viene rimandata da tempo.
Asana
Forse leggermente più skillata di Trello, Asana è l’app per lavoro flessibile suggerita da tutti i project manager, che semplicemente la adorano. Come per Trello le bacheche sono da considerarsi condivisi. Su ognuna si può creare il proprio progetto per poi inviarlo ai membri coinvolti, insieme alle scadenze previse e a tutte le linee guida e i materiali utili.
Strumenti come questo sono speciali, perché permettono di avere un supporto costante nella gestione dei vari passaggi, dettaglio non da poco, soprattutto per free lance e lavoratori costretti a gestire più di un progetto per volta.
Rescue Time
Perdere la concentrazione quando si fa smartworking è abbastanza normale, può succedere che le distrazioni siano dietro l’angolo o addirittura che tu te le vada a cercare con il lanternino, nel goffo tentativo di lavorare il meno possibile. Ma se ti rimane un filo di dignità e vuoi mantenere l’attenzione sui tuoi obiettivi quotidiani di lavoro prova a scaricare Rescue Time, ti permette di monitorare quanto tempo trascorri sulle pagine web e quanto sugli strumenti di lavoro.
Per punire il tuo spasmodico e ossessivo attaccamento alle notifiche dei social network puoi anche impostare dei blocchi alle piattaforme, e anche ai siti che ti portano via più tempo.
Any Do
Ma non possiamo non arricchire questo articolo con una delle applicazioni per smartworking migliori in assoluto. E anche se i toni sembrano pomposi, in realtà non temiamo assolutamente di aver esagerato. Chi ha scelto di lavorare da remoto e di scaricare sul proprio dispositivo Any.Do ha potuto sperimentare direttamente l’efficienza di un app che trasforma i semplici elenchi di cose da fare in uno strumento di pianificazione completissimo, che ci supporta nella gestione e organizzazione delle task.
Il menu è vasto, e comprende una sezione personalizzabile da esplorare. Si possono gestire le cartelle e le categorie, e crearne di nuove in base alle proprie esigenze. sono disponibili widget, temi alternativi, gestione notifiche e molto altro. A noi è piaciuta tantissimo, non ti resta che fare una prova per confermare il nostro entusiasmo.
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