Cosa devi sapere prima di iscriverti a ingegneria biomedica?

Oggi utilizziamo questo spazio per dirti cosa devi sapere prima di iscriverti a ingegneria biomedica. I corsi e gli indirizzi in ambito ingegneristico sono numerosi, ognuno segue un solco disciplinare specifico e conduce a una specializzazione ben definita. In questo caso stiamo parlando di una branca della materia fortemente interdisciplinare, che si lascia sfiorare e attraversare anche dalle scienze naturali e mediche. Una branca ancora non conosciuta a sufficienza e che merita un focus più attento. Eccoci qui a raccontarti cosa fanno gli ingegneri biomedici, di cosa si occupa la disciplina e quali aspetti è opportuno conoscere prima di iscriversi a un corso di laurea in ingegneria biomedica.

Iscriversi a ingegneria biomedica: cosa devi sapere

ingegneria medica materaL’intenzione di conseguire una laurea in ingegneria biomedica è una buona intuizione. Questo corso di laurea è stimolante, conduce a sbocchi lavorativi di grande interesse, è orientato verso una disciplina la cui applicabilità è auspicabile in molti ambiti di grande interesse sociale. Insomma, si tratta di un percorso affascinante che promette opportunità di crescita per te e per il mondo che ti circonda. Ma attenzione, quando si ha una passione o una propensione ci si affida all’intuito in modo cieco, ma per quanto riguarda l’università è meglio equilibrare questi slanci di entusiasmo con un pizzico di razionalità.

Concretamente cosa fanno gli ingegneri biomedici? Cosa si occupa di studiare l’ingegneria biomedica? Cosa distingue questo approccio dagli altri rami dell’ingegneria che conosciamo? Cerchiamo di rispondere a queste domande per fornire maggiori informazioni in merito e rendere la scelta del corso di laurea a cui iscriversi, magari a Matera all’Università della città, più semplice.

Cosa fanno gli ingegneri biomedici

Guarda di fronte a te. Il tuo futuro ti aspetta. Quali sono i tuoi sogni professionali? Se vuoi iscriverti al corso di laurea in ingegneria biomedica probabilmente desideri confrontarti con un ambiente dinamico, in cui scienze e tecnica non sono solo formule ma azioni pratiche. Ed è proprio quello che ti aspetta se scegli di studiare ingegneria biomedica.

Gli sbocchi occupazionali che offre questa disciplina si affacciano in ambito industriale, accademico e della ricerca. Molti ingegneri industriali lavorano per aziende ospedaliere o agenzie governative, e si occupano della progettazione, costruzione e verifica dei dispositivi meccanici che vengono utilizzati (ad esempio protesi e ortesi). Altri vengono impiegati nella creazione di progetti nel campo dell’elettronica e della realizzazione di software informatici per il funzionamento di strumentazioni mediche, ad esempio sistemi di imaging come i famosi raggi x o come la tomografia computerizzata che sta prendendo sempre più piede e viene sempre più frequentemente utilizzata. In quest’ultimo campo le prospettive si ampliano notevolmente, se pensiamo anche alla risonanza magnetica per immagini, e al sempre più frequente utilizzo di piccoli dispositivi impiantabili, come pacemaker, impianti cocleari e pompe per la somministrazione dei farmaci. Si tratta di progetti, strumenti e dotazioni che ogni anno subiscono aggiornamenti e vengono studiati e riformulati proprio da ingegneri biomedici, per renderli sempre più piccoli, versatili ed efficaci. Gli ingegneri impiegati in campo biomedico hanno contribuito a numerose innovazioni, sfruttando le nozioni di chimica, fisica, di modelli matematici e di simulazioni al computer che gli permettono anche di ideare e sviluppare in modo ottimale nuove terapie farmacologiche.

Studiare ingegneria biomedica: le differenze con le altre branche

Se c’è una cosa che devi sapere prima di iscriverti a ingegneria biomedica è la differenza tra gli ingegneri biomedici e gli altri ingegneri. Gli studenti e le studentesse che scelgono di percorrere questo sentiero molto spesso sono interessati anche alla Biologia e alla Medicina, e difatti in questo ambito disciplinare entrambi gli approcci, ingegneristico e medico, concorrono per fornire una preparazione integrata e completa, tale da essere funzionale alla risoluzione di problemi connessi ai sistemi viventi.

Il piano di studi di Ingegneria Biomedica, in maniera analoga ad altri curriculum della facoltà di Ingegneria, è costituito da una buona base di materie ingegneristiche tradizionali, che spaziano dall’ingegneria elettronica alla meccanica, passando per chimica, scienza dei materiali e tanto altro. Ma ci si aspetta dal futuro laureato anche una conoscenza del funzionamento complesso dei sistemi biologici, necessaria per comprendere la pratica medica. La formazione in scienze biologiche, pertanto, è sempre considerata cruciale.

Il corso di laurea in Ingegneria Biomedica: la scelta giusta?

Non c’è modo di sapere se la scelta di iscriversi al corso di laurea in Ingegneria Biomedica è una buona scelta per te. Non c’è modo di saperlo prima o, perlomeno, non possiamo essere noi a dirlo e ad affermarlo. È una scelta che dipende da diversi fattori, alcuni dei quali estremamente personali. Ma sappiamo per certo che si tratta di una scelta capace di soddisfare notevolmente gli studenti intenzionati ad avviare un percorso accademico tecnico-scientifico di tipo interdisciplinare. Ne esistono diversi, ma quello in Ingegneria Biomedica è l’unico che coniuga fisica, matematica, ingegneria con medicina e biologia, l’unico che si avvicina a una professione che così tanto concretamente e praticamente contribuisce a rendere la vita più sicura e l’esistenza più sana.

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